Un libro di Elisa Paravati

Disegni di Laura Pernechele

Il fantastico micromondo di Albert è un libro per bambini? Si, ma anche per adulti. E’ il racconto di un bambino molto curioso e malato che vuole a tutti i costi capire che cos’ha. Incontra nel suo peregrinare vari specialisti che diventano tutti suoi amici.

L’immunologo che gli racconta di un fantastico mondo, chiamato il “Tistema Mommotajio”, i simpatici fratelli e “Neuopissiati” Wizard, che lo conducono attraverso il magico mondo del cervello, dove Albert crede si consumino temporali, ed anche Steppan, Sacks e Juliette. Questi sono solo una parte degli amici che Albert incontra e che gli raccontano come funziona il suo corpo. Ma lui ha una malattia rara, strana, che nessuno sembra capire come curare. Ed ecco che Albert decide di fare una cosa: riunisce in una grande festa tutti i suoi amici e dopo averli salutati, insieme alla mamma, legge loro una lettera in cui, con un linguaggio alquanto strano, afferma “… e alloa io ho messo tutti qui pè die che se oa tutti bedono i pezzi poi si mettono issieme e bedono tutto Abett e cosa c’è dento”.

Questo è il pensiero di Albert, ma anche il nostro. Le scienze mediche devono perdere l’aspetto di frammentazione e diventare dialogo e incontro fra professionisti. Albert è parte di noi. Ogni bambino, ogni adulto, ogni medico, ha un Albert che vive in lui. Albert è un bambino curioso che non si da per vinto, che vuole combattere e capire quello che sembra incomprensibile. Questo è l’obiettivo di tale libro: far comprendere a chiunque che la vita è un luogo complesso che produce “cose” (comportamenti, malattie, ecc.) complesse, e che quindi ha bisogno di “tanti occhi” per poter includere meglio ciò che vediamo. La capacità che noi adulti abbiamo perso, ma che ogni bambino potrebbe insegnarci, è che tutto è possibile…